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sabato 28 settembre 2013

Aiuto "Festival della carne di cane" entrate

 Per chi non avesse ancora firmato contro il consumo della carne di cane in Cina, questa è la petizione:http://www.change.org/petitions/stop-horrific-dog-meat-trade-demand-china-make-animal-cruelty-laws




Aiutateci a salvare le vite dei nostri migliori amici...basta andare sul LINK IN ALTO e compilare la scheda, è ora che finisca questa atrocità...i cani hanno dei sentimenti, nessuno ,penso, vorrebbe morto il suo cane quindi vi prego dateci una mano e mettiamo fine a questo crimine è gratuito basta compilare e grazie...fatelo per loro i nostri veri amici 

mercoledì 18 settembre 2013

Le Cronache di Narnia Riassunto

Questo libro è stato scritto da C.S.Lewis e narra di quattro fratelli: Peter, Susan, Edmund e Lucy che per sfuggire ai bombardamenti su Londra si trasferirono in una villa in campagna da un professore in pensione .Qui trovarono una grande stanza con solo un armadio. Lucy ne fu attratta ed una volta entrata scoprì che comunicava con un altro mondo:il mondo di Narnia. Qui conobbe il fauno Tumnus il quale le rivelò che a Narnia regnava la Strega Bianca, la quale faceva in modo che fosse sempre inverno e che non giungesse mai il Natale. Tornata nel mondo reale Lucy scoprì che il tempo passava molto più lentamente. Raccontò ai fratelli la sua avventura ma questi non le cedettero e la convinsero che fosse stato tutto un sogno .Un giorno giocando a nascondino Lucy decise di tornare nell’armadio e fu seguita da Edmund. Lucy andò subito a trovare il fauno mentre Edmund,che arrivò dopo,incontrò la Strega Bianca .Questa,una volta una volta scoperto che Edmund era "un figlio di Adamo" e che aveva un fratello e due sorelle ,per sfuggire alla profezia secondo la quale due "figli di Adamo" e due "figlie di Eva" l’avrebbero sconfitta per regnare così su Narnia, gli chiese di condurli presso il suo castello promettendogli il titolo di re di Narnia, mentre in realtà lo avrebbe ucciso insieme ai fratelli. Poi lo riaccompagnò all’entrata dell’armadio e, incontrata Lucy, rientrarono nel mondo reale dove però Edmund negò i fatti accaduti a Peter e Susan facendo fare a Lucy la figura della visionaria. Un giorno, durante una visita, i quattro fratelli per sfuggire ai rimproveri della governante si nascosero nell’armadio e si ritrovarono nel mondo di Narnia. Dopo un primo istante di stupore Peter e Susan si scusarono con Lucy per non averle creduto e rimproverarono Edmund per il suo comportamento .Allora Lucy condusse i fratelli nella grotta di Tumnus, dove però trovarono tutto sotto sopra e la bambina capì che la Strega Bianca aveva scoperto il tradimento di Tumnus e immaginò che avesse fatto la fine di tutte le creature che osavano ribellarsi:trasformate in pietra. Usciti dalla grotta incontrarono un uccello che li condusse, dopo un lungo tragitto alla tana di un castoro. Questi, una volta capito che erano gli umani della profezia, raccontò loro tutta la triste storia di Narnia e disse che li avrebbe accompagnati alla tavola di pietra dove li aspettava Aslan, il leone vero re di Narnia che doveva ristabilire il proprio potere. Edmund invece si diresse a insaputa degli altri al palazzo della Strega Bianca raccontandole tutto quello che aveva detto il castoro e reclamando il titolo di re di Narnia. Non vedendo i fratelli la strega si infuriò e mandò i lupi ad ucciderli dirigendosi con Edmund all’accampamento di Aslan. Nel frattempo i tre fratelli durante il viaggio per arrivare alla tavola di pietra incontrarono Babbo Natale che si era liberato dal posto in cui la Strega Bianca lo aveva imprigionato. Egli regalò a Peter una spada, a Lucy una fiala contenente un liquido che guariva tutte le ferite. Giunti all’accampamento di Aslan i tre fratelli vennero riconosciuti come re di Narnia. Quando i lupi li raggiunsero l’accampamento di Aslan vennero uccisi da Peter, ne rimase solo uno che si diresse dalla Strega Bianca seguito dall’esercito del leone. Il lupo superstite raccontò l’accaduto alla strega che, quando vide arrivare l’esercito, si trasformò in una pietra ed Edmund venne salvato. il giorno successivo la strega si recò all’accampamento di Aslan reclamando la vita di Edmund perché, secondo la Magia Oscura, questo le apparteneva dato che si era schierato dalla sua parte; ma lo avrebbe scambiato con la vita di Aslan. Questi si sacrificò sapendo che c’era un altro incantesimo il quale diceva che se un’innocente si immolava per salvare un traditore la tavola di pietra si spezzava e la morte si ritirava ritorcendosi contro chi la dava. Difatti quando Aslan venne ucciso, per effetto dell’incantesimo, risuscitò sconfiggendo con il proprio esercito le forze del male della Strega Bianca. Così Peter, Susan, Edmund e Lucy diventarono re e regine di Narnia facendo avverare così la profezia. Dopo molti i fratelli si ritrovarono davanti all’ entrata che corrispondeva all’armadio e decisero di tornare nel mondo reale. Una volta usciti si accorsero che il tempo non era passato e decisero di raccontare la storia al professore. Questi credette a tutto ciò che gli era stato raccontato e suggerì di non cercare di tornare indietro usando la stessa via, anche perché quell’esperienza l’avrebbero rivissuta quando meno se lo sarebbero aspettato. In realtà il professore aveva ragione: quello non era che l’inizio delle grandi avventure nel mondo di Narnia.
Questo libro mi è piaciuto molto dato che è molto avventuroso e fantasioso.
Trasmette anche due messaggi: non si deve mai mentire e non ci si deve mai fidare delle persone crudeli.

domenica 15 settembre 2013

Tom Bombadil la storia

Tom Bombadil  chiamato dagli Elfi Iarwain Ben-adar (il Più Anziano e Senza Padre), dai Nani Forn e dagli Uomini Orald  è un personaggio di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R Tolkien. Egli nasce inizialmente nella raccolta di poemi Le avventure di Tom Bombadil, e viene poi inserito nel primo libro de Il Signore degli Anelli la Compagnia dell'Anello.


Tom Bombadil è il «Signore» della Vecchia Foresta, che Meriadoc Brandibuck, Peregrino Tuc, Frodo Baggins e Samvise Gamgee attraversano durante il loro cammino, e a cui offre ospitalità e protezione per due notti. Vive in compagnia di Baccador, la Figlia del Fiume.
Spirito allegro e bizzarro, non è alto ma ha occhi azzurri e luminosi, viso rosso e rugosissimo e barba lunga e castana. Si diverte a parlare continuamente in rima o a cantare e ballare. È vestito con una giacca blu cielo, stivali gialli ed un consunto cappello dalla piuma blu.
Nonostante l'aspetto goffo, è padrone assoluto della sua foresta, dove il Male non può toccarlo. È in grado di vedere Frodo anche se porta l'Anello al dito ed è l'unico a poterlo toccare senza subirne l'influenza malvagia (altri personaggi, che pure hanno resistito alla malvagità dell'Anello, ne hanno comunque subito l'influenza e hanno dovuto combatterla). Inoltre quando se lo infilò al mignolo stranamente non divenne invisibile. Per questo motivo, durante il Consiglio di Elrond, viene discussa la possibilità di affidarglielo, affinché lo tenga al sicuro nella sua foresta per sempre. Bombadil però non avrebbe mai custodito l'Anello volentieri, ma, anche se avesse accettato, probabilmente dopo poco tempo se ne sarebbe dimenticato e forse l'avrebbe anche buttato via. Gandalf dice infatti che, fra tutte le creature della Terra di Mezzo, Tom è uno dei custodi più pericolosi per l'Unico Anello proprio perché simili cose non hanno presa nella sua vita.

Tom Bombadil è un personaggio molto antico. Nel capitolo Nella casa di Tom Bombadil alla domanda di Frodo che gli chiede

« Messere, chi sei? »

lui risponde, dando una enigmatica spiegazione riguardo alla sua esistenza:

« Il più anziano, ecco chi sono. Ricordate, amici, quel che vi dico: Tom era qui prima del fiume e degli alberi; Tom ricorda la prima goccia di pioggia e la prima ghianda. Egli tracciò i sentieri prima della Gente Alta, e vide arrivata la Gente Piccola. Era qui prima dei Re e delle tombe e degli Spettri dei Tumuli. Quando gli Elfi emigrarono a ovest, Tom era già qui, prima che i mari si curvassero; conobbe l'oscurità sotto le stelle quand'era innocua e senza paura: prima che da Fuori giungesse l'Oscuro Signore »

Tolkien non ci ha lasciato quasi nulla in suo proposito. A tutt'oggi è ancora oggetto di discussione da parte dei critici e degli estimatori di Tolkien quale sia la vera natura di Tom Bombadil (ispirato ad un gioco del figlio Michael), in quanto, da quello che sappiamo di lui e secondo il canone della Terra di Mezzo, non sembra essere plausibilmente alcuna entità facente parte della mitologia tolkieniana. Tuttavia sono state fatte molte ipotesi.

L'ipotesi più diffusa è che Tom sia un Maia, come Sauron. Il dominio di Tom sulla Vecchia Foresta sarebbe qualcosa di simile alla Cintura di Melian per il Doriath. Il problema principale che incontra questa interpretazione è la straordinaria resistenza di Tom all'Unico Anello e ai suoi poteri, resistenza che pone il Signore della Vecchia Foresta di gran lunga al di sopra di altri Maiar come gli Istari, che sono invece pressoché incapaci di eliminare perfino la semplice attrazione nei confronti dell'oggetto magico. Potrebbe anche essere un membro stesso degli Istari, i quali sono ritenuti cinque, anche se nei Racconti incompiuti si fa cenno che ve ne potrebbero essere altri.

Gli Istari erano però Maia incarnati e come tali soggetti in forma diversa alle forze operanti nel mondo che li circonda e limitati nell'uso del proprio potere. In questo è possibile vedere la differenza tra un Maia che risiede e opera al di fuori di Aman (vedi Melian) e gli Istari, per spiegare con le parole di Gandalf, il perché l'Anello "non eserciti su di lui alcun potere". A questo proposito va detto che Gandalf stesso sembra comprenderne molto bene la mentalità, a suggerire un'affinità tra pari.

È quindi impossibile dargli una collocazione vera, anche perché è stata intenzione di Tolkien lasciare attorno a Tom un alone di mistero: dalla lettera n° 144: «Dal punto di vista della storia, penso che sia meglio che alcune cose restino inspiegate (specialmente se una spiegazione in realtà esiste). Ed anche in un'età mitica dev'esserci qualche enigma, come c'è sempre. Tom Bombadil ne è un esempio (intenzionale)». Tom Bombadil potrebbe anche essere la rappresentazione dell'autore stesso (e del lettore) nel libro, un'entità superiore che però non interferisce nella narrazione. Pare che Gandalf lo conosca, però, molto bene. Tuttavia, egli non svela nulla agli Hobbit sulla natura di Tom. Potrebbe essere un esemplare di razza unica; per molti si tratta comunque di un membro degli Ainur.



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